Effetti perversi dell'ordinanza Barca 4013

L'asino

23 giu 2012

Come previsto già ad aprile 2012 (vedi link) l'ordinanza Barca 4013 inizia a manifestare i suoi primi perversi effetti negativi.

L'art. 7 di questa norma invece di risolvere due problemi già esistenti nella precedente procedura per la ricostruzione (affidamento ai tecnici ed all'imprese) ha inserito ulteriori quanto inutili elementi di confusione e di difficoltà per la gestione della ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma 2009.

Ed è così che iniziano a palesarsi in tutta la loro perversa efficacia gli effetti di quanto normato dal ns. Ministro Barca.

Dopo avere prodotto una domanda di contributo per i lavori sulle parti privati, per un ammontare complessivo di 3.000,00 euro (tremila), il proprietario dell'immobile è stato invitato ad integrare il progetto con la documentazione che prova di avere contattato preventivamente tre (3) tecnici e ben cinque (5) imprese.

Questo esiguo intervento (3.000,00 euro) sulle parti private si inserisce in un progetto più ampio per le parti comuni valutato oltre 500.000,00 euro e quindi si è scelto che sia il progettista che l'impresa debbano essere gli stessi anche per le parti private.

Ora al proprietario rimangono tre opzioni:

  1. attivarsi per contattare e mettere a gara almeno tre tecnici (con il progetto già redatto e presentato) e scegliere un'azienda edile tra cinque. Naturalmente la normativa si guarda bene dall'indicare quali criteri occorra adottare per scegliere il migliore candidato e sembra invece voler far intendere solamente che il privato è in fondo uno sprovveduto incapace di affidarsi ad un buon tecnico e chiamare un'impresa edile che gli fornisca le migliori garanzie. L'assenza di qualsiasi indicazione sullo scopo che si intende perseguire chiamando al confronto tre tecnici e cinque imprese è ciò che lascia più perplessi. Se il Ministro Barca voleva perseguire un'economia di spesa aveva mille modi per raggiungere l'obiettivo. Poteva innanzitutto dirlo chiaramente e magari intervenire a monte sul protocollo d'intesa firmato con gli ordini professionali (che già prevede un ribasso del 30% sulle tariffe applicabili) oppure indicando, per le imprese, un ribasso percentuale da applicare al prezziario regionale che ora è utilizzato a prezzo pieno;
  2. dato che il progetto è già stato redatto e presentato da un tecnico scelto su base fiduciaria (come per l'avvocato od il medico) e che la ditta sarà naturalmente quella che si occuperà dell'intero aggregato, il proprietario dell'immobile, per assecondare i dati richiesti da questa osservazione formale è indotto a simulare l'assolvimento di tali formalità e quindi a produrre la documentazione richiesta al solo scopo di assecondare una inutile quanto ipocrita prescrizione normativa;
  3. il proprietario rinuncia al finanziamento mandando a quel paese l'intera filiera di burocrati che tanto si prodigano per intrecciare sempre di più le già demenziali procedure esistenti.
Sono dell'opinione che quando un Ministro-Tecnico produce norme che vanno ad intricare ulteriormente nodi procedurale che già in origine mancano di buon senso ed intelligenza non debba essere applaudito ma bensì rimandato a Roma in malo modo ed invitato a ripresentarsi solo quando è riuscito a svolgere il compitino con esito almeno sufficiente.

Walter Salvatore