USRC: attenti ai "portoghesi"

portoghesi della ricostruzione

14 apr. 2014

Quando nel XVIII secolo l'ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente ad uno spettacolo teatrale presso il Teatro Argentina, molti romani cercarono di approfittare dell'opportunità dichiarando, all'ingresso, di essere di nazionalità portoghese.

Da allora ha preso vita l'avvertimento non fare il portoghese per diffidare chicchessia ad astenersi dal mettere in atto trucchi o raggiri per poter usufruire di un servizio senza averne titolo.

L'Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere (l'USRC) in questo periodo sta gestendo i progetti già presentati e protocollati alla data del 22 febbraio 2014, giorno di entrata in vigore del Decreto n. 1 che adotta, per l'intero cratere, il modello parametrico (MIC).

E' essenziale che l'USRC verifichi che questi progetti siano stati presentati completi di tutti gli elaborati che la check list dell'epoca riteneva essenziali affinché il progetto potesse essere considerato "ricevibile".

Non è escluso che il periodo d'interregno tra la Filiera e l'USRC, insieme alla distrazione dei Sindaci e ad una certa favorevole anarchia gestionale, abbia permesso ai soliti "portoghesi" di infilare nel mucchio pratiche "vuote" al solo scopo di ottenere un numero di protocollo spendibile oggi per ottenere un posto in prima fila nello spettacolo della ricostruzione.

Confidiamo nella sensibilità del Dr. Esposito, nella professionalità e serietà del personale dell'USRC ed in quello delle UTR collegate affinché ciò non abbia a verficarsi.

Un'attenzione che certo farà contenti e garantirà i diritti dei cittadini onesti del cratere.

Walter Salvatore