UNICAM sbaglia e noi paghiamo
19 nov. 2012
Tutti conoscono le polemiche seguite alla spregiudicata scelta, da parte di alcuni Sindaci, di affidare in modo diretto e senza gare ad evidenza pubblica la redazione dei Piani di Ricostruzione dei centri storici dei comuni colpiti dal sisma 2009 alle Università.
Quello di Barisciano, tra i tanti, è risultato il più spregiudicato dato che nel momento in cui affidava l'incarico all'Università di Camerino aveva sul tavolo l'offerta di uno studio privato che dimostrava inconfutabilmente l'esosità delle richieste economiche vantate dall'Ateneo ancorché spacciate per un contenuto "rimborso spese".
Ciò nonostante dalla Corte dei Conti, a cui da oltre un anno sono state inviate tutte le carte dell'affidamento, e dalla Procura della Repubblica che indaga sul caso nonché dalla Corte di Giustizia Europea a cui il TAR nostrano ha rigirato la patata bollente, non si ha alcuna notizia e quindi attualmente si procede come se nulla fosse.
Quando il Consiglio comunale di Barisciano è stato chiamato ad approvare gli elaborati dell'Università, relativi al primo dei 14 ambiti comunali, dagli stessi banchi della maggioranza si è fatto notare che quanto elaborato era sostanzialmente un copia/incolla mal riuscito dal Piano di Ricostruzione redatto dalla stessa università per il Comune di Barete.
Ne sono nate polemiche vivaci, sfociate anche sui giornali, che denunciavano puntualmente una quantità spropositata di refusi e di riferimenti estranei a Barisciano nonché una rigidezza nelle norme d'attuazione che rasentavano una concezione integralista e fanatica dei vincoli urbanistici da imporre.
Dopo le polemiche e le denuncie ci si aspettava che l'elaborazione del secondo dei 14 ambiti ricevesse una maggiore cura ed attenzione da parte dei professoroni di Camerino ma invece siamo stati obbligati a registrare un'invariata superficialità che a questo punto sembra rasentare menefreghismo ed arroganza.
Scorrendo infatti le numerose osservazioni al Piano elaborate ed inviate all'Università dall'Ufficio Sisma del Comune di Barisciano, ufficio composto dal Sindaco e da due ingegneri Co.Co.Co., si ha l'evidenza che il personale comunale preposto ha dovuto sottrarre tempo ed energie alle pratiche della ricostruzione per dedicarsi invece alla correzione degli elaborati dell'Università contenenti un numero incredibile di refusi, lacune, errori, cartografia citata ma mancante, presenza di mappe illeggibili, riferimenti errati a norme ed allegati e, dulcis in fundo, ancora riferimenti a fontane, chiese e palazzi che a Barisciano non esistono.
Una banale attività di correzione di bozze, e non la formulazione di osservazioni qualitative e sostanziali, che l'Università di Camerino, nonostante l'esoso "rimborso spese?" che intasca per questo lavoro, ha pensato di porre a carico delle risorse comunali e di impiegare, per un'attività di così scarso valore tecnico, ben due ingegneri e per di più a libro paga del committente.
A completare il quadretto abbiamo che le rate del compenso finora incassate dall'Ateneo nulla hanno a che fare con la rendicontazione puntuale prevista per giustificare un "rimborso spese" dato che le relative fatture sostanziano, a tutti gli effetti, il pagamento di un puro servizio che risulta soggetto all'esposizione dell'IVA.
Walter Salvatore