TAR nega la sospensiva della graduatoria

6 nov. 2014

Con l'odierna ordinanza il TAR Abruzzo ha respinto la richiesta di sospendere in via cautelare gli effetti della graduatoria della ricostruzione di Barisciano, almeno fino a quando non si fosse entrato nel merito delle doglianze dei ricorrenti.

Letteralmente così si è pronunciato: "Considerato che ad un primo sommario esame la domanda cautelare appare sfornita del requisito del fumus boni iuris... il Tribunale Amministrativo Regionale respinge la domanda cautelare."

La decisione ha suscitato nei ricorrenti un profondo stupore prima ancora della naturale delusione.

L'aver fornito abbondanti argomentazioni e riferimenti puntuali ad una serie infinita di presunti difetti d'istruttoria e disparità di trattamento che, se ritenuti tali, negano ai ricorrenti una diversa e più favorevole posizione in graduatoria, si presumeva concretizzassero incontestabilmente sia i requisiti per il "fumus" che per il correlato "periculum in mora".

Vedersi liquidare l'intero ed articolato impianto del ricorso in virtù di "un primo sommario esame" e non trovare nella decisione odierna alcun riferimento, o qualsivoglia argomentazione, ai rilievi evidenziati nel ricorso, ciascuno accompagnato da generose ed abbondanti prove documentali, delude profondamente quelle aspettative di giustizia che spingono il cittadino a rivolgersi ad un Giudice per ottenere un "auterevole" verdetto.

I ricorrenti sono consapevoli che quando esprimi un giudizio o prendi delle decisioni, anche sforzandoti di essere il più razionale possibile, sei viziato da una serie di fattori che in maniera più o meno decisa influenzano il contenuto della tua decisione o del tuo verdetto e quindi, anche chi amministra la giustizia, può essere vittima inconsapevole delle sue trappole cognitive.

Chi prende decisioni può fare la differenza solamente se è capace di esplorare il perché e le ragioni della versione che non convince, che non adottiamo e se è capace di valutare sempre quello che è opposto al proprio convincimento per trovare nuovi punti di osservazione e nuovi spunti.

Provare per credere.

Walter Salvatore