TAR condanna, gli "ermellini" tacciono

ermellini silenti

23 mag. 2014

Dopo "solo" TRE anni il TAR Abruzzo, con la sentenza nr. 00476/2014 del 22 maggio scorso, è riuscito a trovare le parole per dichiarare ufficialmente l'illegittimità degli affidamenti diretti, dati alle Università da alcuni Comuni del cratere sismico, in occasione della redazione dei Piani di Ricostruzione.

Un esito facilmente prevedibile anche da chi non è propriamente un'aquila del diritto.

Ed un'aquila del diritto sicuramente non è il nostro sindaco di Barisciano che, per un "contenuto rimborso" spese ammontante a poco meno di 540.000 euro, ha deciso di affidare tale compito direttamente alla ormai famosa/famigerata Università di Camerino.

Un rimborso spese quasi doppio rispetto al preventivo/offerta presente sul tavolo del consiglio comunale all'atto dell'incauto affidamento.

Dagli atti del consiglio comunale risulta infatti, con inconfutabile chiarezza ed abbondanza documentale, che tutti i consiglieri che hanno votato l'affidamento oggi condannato dal TAR erano a conoscenza che ad uno studio professionale di quarantennale esperienza (che per definizione lavora per fare lucro) sarebbe bastato metà dell'importo e metà del tempo di quanto invece chiesto e concesso all'Università che ipocritamente definiva il doppio ammontare come un "contenuto rimborso spese".

Più che del TAR la materia è ed è sempre stata di competenza della Corte dei Conti da cui attendiamo da oltre tre anni, da prima che il TAR fosse investito della questione, una qualche azione che faccia luce sulla vicenda e che dia riscontro ad una specifica denuncia fatta in tempo reale proprio durante quel vergognoso consiglio.

Ci auguriamo che i nostri strapagati "ermellini" trovino il tempo di occuparsene, magari prima che la ricostruzione giunga al termine.

Sarebbe imbarazzante trovarsi nella condizione di dover chieder conto alla Corte dei Conti per questo assordante prolungato silenzio.

Walter Salvatore