Sindaco di sinistra - Sindaco di destra
8 apr. 2014
C'è poco da fare... se vuoi un'amministrazione trasparente, aperta al dialogo con la popolazione, pronta a cogliere tutte le opportunità per stimolare e garantire il miglior sviluppo e progresso per la cittadinanza amministrata e con la sensibilità utile a risolvere, per il bene comune, le tante problematiche che gravano sulla gestione di un Comune, devi assicurarti di essere governato da un Sindaco di destra.
Al contrario, se vuoi essere certo che il dialogo sia ai minimi termini, che l'amministrazione sia condotta in modo spavaldo ed arrogante senza alcuna premura o semplice attenzione ai reali bisogni della collettività e completamente sorda alle esigenze dei cittadini amministrati, allora hai bisogno che a governarti sia un Sindaco di sinistra con tanto di corte dei miracoli a contorno.
Sembra un paradosso ed una contraddizione in termini ma se paragoniamo lo stile di Pierluigi Biondi nel condividere preventivamente con la popolazione di Villa Sant'Angelo gli indirizzi da adottare per decidere le priorità con cui procedere con la ricostruzione con l'atteggiamento gratuitamente ottuso e prevaricante con cui l'omologo di Barisciano ha d'imperio imposto le sue priorità alla popolazione senza sentire ragioni, ecco che ne abbiamo conferma.
Ed è così che sabato 12 aprile, a Villa Sant'Angelo, un Sindaco che non ha il termine "democratico" nel simbolo del partito, ha invitato tutti gli attori coinvolti nella ricostruzione del paese ad intervenire per dibattere ed analizzare i criteri con cui formalizzare l'atto d'indirizzo che dovrà governare, per il prossimo futuro, la ricostruzione del Comune.
A Barisciano, dove abbiamo al governo un "democratico" solo a chiacchiere, tutto ciò è parso superfluo nonostante i numerosi inviti in tal senso rivolti sommessamente al Sindaco dal Comitato dei Presidenti locali.
Un pessimo esempio di amministrazione che la sinistra aquilana dovrebbe avere il coraggio nonché l'onestà di censurare con decisione ponendo per il futuro le condizioni perché certi personaggi non possano più nuocere alla vita democratica di una intera collettività.
Walter Salvatore