Sfrattati dai MAP... che vergogna

Di Paolo

22 ott. 2012

Con tanto dispiacere, indignazione e non poca vergogna (come cittadino/amministratore/presidente di consorzio di Barisciano) accolgo la notizia che il Sindaco di Barisciano ha notificato due avvisi di sfratto ad altrettante famiglie assegnatarie di un MAP all'interno del villaggio dei terremotati di Barisciano capoluogo.

Conoscendo i soggetti e la loro storia personale, il grado di sconvolgimento della loro vita a causa del terremoto ed il momento attuale che li vede coinvolti in delicate faccende umane, la notizia non può passare inosservata e semplicemente rubricata sotto la voce "atti dovuti da parte del Sindaco".

Ci tocca assistere, impotenti, alla incapacità di un Sindaco e di una intera macchina amministrativa, di leggere, interpretare ed applicare la norma con l'umanità che distingue, o così dovrebbe, l'uomo dall'animale.

In un Paese dove decenni di clientelismo, nepotismo, raccomandazioni e quant'altro di negativo ha potuto caratterizzare la gestione della cosa pubblica, hanno permeato la cultura di più generazioni tanto che ancora oggi il cittadino si prostra dinanzi al Sindaco chiedendogli quanto gli spetta come concessione di un favore, non ci saremmo mai aspettati di dover prendere atto che i casi umani, le eccezioni alla regola, i banali valori cristiani si possono ignorare semplicemente facendosi scudo di norme quanto mai contraddittorie stabilite da altrettanto contraddittori attori ai quali fino ad oggi abbiamo permesso di gestire la ricostruzione.

Come consigliere di minoranza posso solo esternare il mio dolore per il caso umano e rimarcare ancora una volta che le norme non sono fatte "contro gli uomini" ma "per gli uomini" e che queste vanno applicate con il giudizio del buon padre di famiglia.

Se non fosse che la giustizia in Italia se la possono permettere solo pochi facoltosi oppure i banditi della peggior risma mi sentirei di suggerire, a questi cari amici e concittadini, un ricorso al TAR ed in parallelo una causa per richiedere danni morali e materiali.

Un ricorso che andrebbe sicuramente a finire come quello vinto dall'altro ns. concittadino a cui il Sindaco aveva ritenuto doveroso togliere il MAP perché, per motivi di lavoro, risultava troppo spesso assente...

Lo strumento del ricorso al TAR sappiamo quant'è dispendioso per il singolo cittadino ma questo Sindaco, che pare convinto di essere attorniato da ladri e profittatori, ha potuto allegramente subirlo sapendo bene di non dover spendere nulla di tasca propria tant'è che le spese legali, ora che l'ha perso, sono a carico della collettività.

Ma non è possibile che ogni volta si debba ricorrere alle vie legali perché un cittadino possa veder riconosciuta una più che lecita e dovuta aspettativa di giustizia.

Se artefice del provvedimento fosse stato un sindaco di destra l'intero albero genealogico del PD locale sarebbe uscito dal proprio nascondiglio per castrarne l'operato.

Alla faccia delle politiche sociali... di cui la sinistra si riempie a sproposito la bocca

Walter Salvatore