Sfiorata guerra di religione in nome di Santa Caterina

Santa Caterina

25 ott. 2013

Sulla scelta del Sindaco e della Giunta comunale di Barisciano, di mercificare la ricorrenza della Fiera di Santa Caterina decidendo di farla cadere l'ultima domenica di novembre anziché il naturale e secolare 25 dello stesso mese, si è sollevata l'intera popolazione di credenti e miscredenti.

In questa occasione Facebook è diventato insolitamente terreno di confronto e soprattuto scontro tra le diverse fazioni tanto virulento da indurre il Sindaco a fare una coraggiosa marcia indietro accompagnando la spericolata manovra con un caustico comunicato di rimprovero per quei cittadini che hanno osato criticarlo attraverso gli organi di stampa invece di adoperare l'inginocchiatoio appositamente collocato nel suo gabinetto.

Da questa vicenda si può evincere, oltre la conferma che questa amministrazione non ha alcuna considerazione e rapporto con la collettività tutta ma è funzionale solo a se stessa ed alla piccola corte dei miracoli che la sostiene turandosi il naso, che i Bariscianotti sono pronti a ribellarsi ed a combattere solo in nome di un ideale o un valido pretesto religioso ma per tutto il resto puoi rompergli le noci in testa che non muoverannno una paglia.

Ben vengano quindi le nuove "Crociate" se la ribellione "ispirata dall'alto" può contribuire a risolvere o per lo meno attenuare il disagio economico e sociale a cui Barisciano e le sue Frazioni è stato condotto dalle inadeguate gestioni amministrative fin ora succedutesi al governo del Comune.

Walter Salvatore