Ricostruzione sia affidata ad esperti

IlCapoluogo - 27 apr. 2013

Walter Salvatore «Primi cittadini assumono il ruolo di responsabili dell'ufficio sisma, ufficio prettamente tecnico. Sindaco cerca di zittirmi per vie legali».

«Era marzo del 2011 quando con una lettera aperta al presidente della Regione Abruzzo e a quello della Provincia dell'Aquila lo scrivente, in qualità di consigliere di minoranza, poneva due quesiti:

- può un paese, per tutte le problematiche legate alla ricostruzione, affidarsi alle scelte "solitarie" di un sindaco invece che di una commissione di esperti?

- Se una collettività ha la sventura di ritrovarsi un sindaco impreparato è da considerarsi questa condizione sufficiente perché la fase della ricostruzione, con gli importanti investimenti che essa comporta, sia vanificata da scelte inadeguate?»

lo scrive in una nota Walter Salvatore. «Naturalmente dai vertici nessuna risposta - spiega - ed anzi si è permesso ai sindaci di assumere il ruolo di responsabili dell'ufficio sisma, ufficio squisitamente tecnico, in totale disprezzo del principio, normato dalla Riforma Bassanini alla fine degli anni '90, di separazione tra sfera politica e sfera gestionale e, in particolar modo, tra attività di indirizzo e controllo e quella di gestione»

«Principio cardine che anche l'ordinamento comunitario persegue da tempo - continua Salvatore - con l'intento di porre fine alle frequenti intromissioni della classe politica financo nelle procedure più minute e nelle decisioni di carattere più tipicamente tecnico secondo una prassi più volte censurata dalla giurisprudenza per violazione del principio d'imparzialità».

«Il fatto che questo argomento ha infastidito il sindaco - afferma - di Barisciano a tal punto che oggi assistiamo al secondo tentativo di zittire lo scrivente per vie legali. Per conoscere gli esiti di questo secondo tentativo di zittire la critica politica occorre attendere che si completi l'iter burocratico ma fino ad allora il sindaco non si illuda di essere riuscito ad intimorire chicchessia».

«Il periodo dei Gulag - conclude Walter Salvatore - per i dissidenti politici è solo una nostalgica realtà del passato e, piaccia o meno al nostro sindaco ed ai suoi colleghi comunisti di Barisciano, la democrazia ed i principi che la sostengono non sono oggetto di mercimonio né tantomeno si è disposti a far passare indenni biechi ed ottusi tentativi censori».

IlCapoluogo - 27 apr. 2013