Ricostruzione: raffica di rettifiche

22 set. 2013

Nel mese di luglio a Barisciano hanno visto la luce, dopo quasi due anni di gestazione, le istruttorie sui progetti di ricostruzione presentati sul primo ed unico degli ambiti approvati dal Piano di Ricostruzione del Capoluogo.

I contributi concessi a questi progetti erano stati oggetto di tagli ritenuti, dai vari progettisti, impropri ed inappropriati tanto da sollevare forti polemiche e decise richieste di chiarimento e di rettifica al Sindaco che a Barisciano governa in assoluta solitudine e senza alcun controllo e contraddittorio ogni aspetto della ricostruzione.

Chi sommessamente, chi alla chetichella, chi prostrandosi come d'abitudine e chi invece in modo vibrato e sdegnato, i Presidenti di consorzio ed i Progettisti toccati da questa vicenda hanno rappresenato al Sindaco le loro lagnanze ed oggi, dopo quasi tre mesi dai primi decreti di concessione dei contributi mozzati con l'accetta, ad ogni aggregato è stata riconosciuta formalmente una somma maggiore di quella inizialmente concessa.

Non si è trattato dunque di un caso isolato o di una semplice svista. Il problema denunciato e portato anche all'attenzione dell'opinione pubblica(*) e delle istituzioni apicali si è rivelato più che fondato ed il tentativo di sottovalutarlo, mettergli la sordina o, peggio, ignorarlo, rappresenta indice di una leggerezza gestionale ed amministrativa ingiustificabile.

(*)
tecnici_inetti_ed_incapaci_sul_piede_di_guerra

la_misura_e_colma
ricostruzione_nell_esasperazione
il_costo_dell_inettitudine
ricostruzione_volano_stracci

E' evidente quindi che ad oggi non c'è alcuna certezza che i progetti vengano istruiti con identici metri e parametri. Siamo di fronte ad una grave e pericolosa lacuna nella procedura che sovraintende il processo della ricostruzione.

Un problema di equità che il neo Comitato dei Presidenti di Consorzio di Barisciano e Frazioni ha recentemente sottoposto alla Struttura che dovrebbe coordinare la ricostruzione dei comuni del cratere, l'USRC, chiedendo se e quali strumenti di controllo, a monte ed a valle, la struttura ha predisposto per verificare la correttezza formale e sostanziale nonché l'omogeneità e l'equità delle istruttorie prodotte dal proprio personale tecnico prima che il contributo assuma la veste di provvedimento definitivo impugnabile, se necessario, solo dinanzi ad un tribunale amministrativo.

Ad oggi non risultano riscontri da parte dell'USRC ma la speranza, si sa, è l'ultima a morire.

Walter Salvatore