Ricostruzione nell'esasperazione

Speranza

22 lug. 2013

I vertici dell'amministrazione comunale di Barisciano continuano imperterriti a dare prova di inadeguatezza, menefreghismo e pressapochezza nella gestione della ricostruzione del paese.

Chi è costretto, suo malgrado, ad occuparsi delle pratiche post-sisma è chiamato quotidianamente a constatare che chi dovrebbe definire e regolamentare con estrema e puntigliosa chiarezza le varie fasi che caratterizzano l'intero ed elaborato iter burocratico della ricostruzione è del tutto assente e, quando finalmente trova il coraggio od un qualche interesse nel prendere decisioni, immancabilmente è fuori tempo.

Ed è così che (elenco non esaustivo):

  • i progetti giacciono negli scaffali del comune per oltre un anno,
  • le istruttorie hanno un esito da "ruota della fortuna",
  • le comunicazioni di concessioni del contributo, quando riguardano i lavori sulle parti private, vengono inviate a tutti tranne che al rappresentante dell'aggregato che quindi ignora quanti altri ipotetici cantieri nel proprio cantiere si andranno ad avviare;
  • gli istruttori ignorano che a Barisciano è in vigore un Piano di Ricostruzione, costato uno sproposito, che detta regole "talebane" a cui i progetti "dovrebbero" adeguarsi;
  • il committente non ha risposte se chiede cosa significhi, all'atto pratico, "contributo diretto" e quindi è messo in grave difficoltà nella contrattualizzazione dei pagamenti all'impresa;
  • il committente non ha risposte quando chiede se la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, per i cantieri della ricostruzione, vada pagata e, nel caso, in che misura;
  • il committente non ha risposte se chiede quando verranno rimborsati i soldi anticipati per i traslochi;
  • è inutile chiedere quando verranno pagati gli espropri eseguiti per la realizzazione dei campi MAP in quanto nessuno ti sa rispondere.

Al committente, invece, in ogni fase del procedimento, è richiesta, e la si pretende con arroganza, una puntualità svizzera ed una precisione che sa di maniacale arrivando a declinare conseguenze e pene che parrebbero eccessive anche per sanzionare gli autori di una rapina a mano armata.

Così è stato infatti in occasione della proposta di aggregato, della costituzione e registrazione del consorzio, della presentazione del progetto definitivo, delle integrazioni alle osservazioni ed oggi per l'inizio dei lavori.

Di contro il committente deve subire, impotente ed attonito, la completa ed assordante incapacità di questi amministratori nel regolamentare, in modo chiaro e soprattuto preventivo, ogni aspetto di questa delicata ma certamente non difficile sequenza di attività.

Che Dio ce ne scampi... da questi amministratori!

e soprattutto che continui a darci la pazienza necessaria affinché le reazioni non assumano forme esasperate uscendo, com'è pericolosamente probabile se l'andazzo rimane questo, dal solco della civile discussione.

Walter Salvatore