Ricostruzione fai da te

fai da te

23 mag. 2015

A Barisciano l'obiettivo del sindaco uscente sembra quello di far gravare la spesa per il recupero delle abitazioni private più in capo ai proprietari che sull'erario (non fa differenza se prime o seconde case).

Non è chiaro se questa decisione, adottata con l'autorevole contributo di un fantomatico tavolo tecnico che ci ha messo ben sette mesi per riunirsi e pontificare, si applichi anche al resto del cratere ed alla ricostruzione di L'Aquila.

Sette mesi fa la richiesta di parere su un caso di abbattimento-ricostruzione, resosi necessario per la perdita di staticità delle cavità/cantine sottostanti.

Oggi la risposta del Sindaco, con le disposizioni scaturite dalla sintesi delle menti all'uopo riunitesi che così declarano:

"Qualora l'intervento di sostituzione edilizia si renda necessario per la mancanza dell'idoneità tecnico-strutturale dei grottoni esistenti e di possibili alternative, questa potrà essere concessa alle seguenti condizioni e precisazioni:

- il progetto esecutivo dovrà prevedere...omissis... la ricollocazione degli elementi lapidei di qualità (cantonali, basamenti, apparati murari, marcapiani, cornici, imbotti delle aperture, ecc..), nonché degli elementi caratterizzanti l'edificio che verranno individuati durante la demolizione;

- ai sensi dell'art. 10 comma 2 del decreto USRC nr. 1, non saranno applicabili le maggiorazioni relative alla presenza degli elementi di pregio individuati, ...omissis..., pur rimanendo l'obbligo della loro conservazione come precedentemente indicato;

- si precisa inoltre che "trattandosi di sostituzione edilizia volontaria"??? non saranno riconosciuti ulteriori compensi relativi alla demolizione e smaltimento dei materiali di risulta della stessa."

Come dire che vuoi "la botte piena e la moglie ubriaca". Siamo di fronte ad un parere che definire irragionevole appare riduttivo. L'istigazione al turpiloquio ed al contenzioso sembra evidente.

A saperlo prima, che la ricostruzione dovevano pagarsela i proprietari, non avremmo perso invano questi sei anni, non avremmo assunto un esercito di tecnici per istruire pratiche ed un qualche migliaio di consulenti per spiegargli come farlo.

Non avremmo rimpinguato le casse dello Stato, impoverendo le nostre, pagando balzelli per la registrazione di procure, di consorzi e chi più ne ha ne metta.

Chi aveva i soldi si ricostruiva casa chi no si sarebbe arrangiato.

Non era meglio dirlo subito invece che prenderci per il naso tutto questo tempo?

Walter Salvatore