Ricostruzione, Delrio ed i funghi psicogeni
7 apr. 2015
In Lapponia conoscono bene gli effetti dell'amanita muscaria ma a Roma, a Palazzo Chigi, sembra li ignorino.
Una renna può rimanere stralunata, anche per qualche giorno, se ingerisce uno di questi funghi così cari agli illustratori dei libri di fiabe.
Si tratta di un fungo, chiamato volgarmente ovulo malefico, fungo dei pazzi, ovolaccio, ecc..., usato nei riti sciamanici fin dai tempi più antichi per provocare allucinazioni e stati inebrianti.
Un pezzettino deve essere stato somministrato al neo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a sua insaputa.
Solo così ha senso l'affermazione del ministro riportata con enfasi da alcuni quotidiani on line poco prima di Pasqua:
"la ricostruzione all'Aquila procede molto bene!"
Se non è l'effetto di un fungo allucinogeno allora è chi gli riporta le notizie sulla ricostruzione che è fuori di testa.
Delrio ed i suoi colleghi faranno bene ad ascoltare anche chi nella ricostruzione non ci inzuppa il biscotto ed anzi deve subire le angherie di chi nella tragedia ha trovato modo di fare carriera pasturando clientele a discapito dei più deboli e di chi osa dissentire.
Iene e sciacalli, travestiti da amministratori della cosa pubblica, si aggirano padroni incontrastati tra le macerie di questo territorio nel quale da tempo, al cittadino terremotato, è stata sottratta e negata ogni forma di tutela e garanzia di imparzialità di trattamento.
Il terremotato è rimasto solo, tradito anche da chi ha giurato solennemente di far rispettare le leggi difendendo onestà e rettitudine tanto che non c'è rimasto articolo del TUEL o del codice penale che non sia stato infranto impunemente con sistematica regolarità.Walter Salvatore