Polo tecnologico: nessuna coerenza e trasparenza

Polo Tecnologico Barisciano - qualcosa non va

PrimaDaNoi.it - 29-03-2011

BARISCIANO. La replica del sindaco di Barisciano ha tutt'altro che sedato gli animi nella minoranza consiliare che aveva contestato l'operato amministrativo rispetto al Polo tecnologico.

In una lettera inviata al presidente della Regione, al presidente della Provincia de L'Aquila, ai sindaci di L'Aquila e Barisciano e ai consiglieri comunali di Barisciano, infatti, la minoranza risponde a quanto affermato da Francesco Di Paolo, sottolineando che «la coerenza non è proprio di casa nell'Amministrazione di Barisciano e ciò è dimostrato dal fatto che, con argomentazioni esattamente inverse, negli anni passati si rifiutava con veemenza di accogliere, nello stesso sito, i rifiuti de L'Aquila».

La querelle riguarda il progetto di realizzazione del polo tecnologico, e in particolare, la scelta di realizzarlo in un'area agricola di quattro ettari limitrofa alla vecchia discarica di rifiuti urbani di Barisciano

La minoranza, nello specifico, denuncia la trasparenza dell'operazione da parte della Giunta Di Paolo, che avrebbe fatto un'importante e strategica scelta avvolta nel "mistero" e l'avrebbe per giunta attribuita ad attori di cui non risulta nessuno scritto.

«Il fatto che tutti ignorano i criteri che hanno portato alla individuazione del sito - fa notare la minoranza - legittima la richiesta di trasparenza espressa dalla minoranza e, se fossero vere le osservazioni ed i dubbi sollevati dall'interrogazione dell'IdV, la faccenda merita un approfondimento serio volto a scongiurare qualsiasi possibile azione tesa a ledere l'interesse pubblico e quello dell'intera collettività».

In particolare la minoranza chiede dove siano finiti i pareri dell'Ispra, dell'Arta, del Gicer, dell'Anci, del Via e di qualsivoglia altra autorità. Il timore è che il sindaco stia agendo su "pareri orali", come orale sarebbe l'incarico dato ai due tecnici di redigere il progetto preliminare del Polo tecnologico.  

La minoranza denuncia ulteriormente che «gli elaborati progettuali, che tardivamente ci sono stati forniti, sono a tutti gli effetti gli unici pezzi di carta che riguardano quest'opera. Produca il sindaco la documentazione mancante - incalza l'opposizione - la porti all'attenzione del Consiglio ed allora, e solo allora, potrà dire di aver fatto il suo lavoro e nel contempo il Consiglio comunale potrà fare il proprio svolgendo le sue inderogabili funzioni».

 LA PROPOSTA ‘ALTERNATIVA'

Nella sua puntuale replica al sindaco, l'opposizione torna anche sulla proposta ‘alternativa', cioè quella di collocare il Polo tecnologico nell'area limitrofa alla ferrovia, naturalmente quella opposta al fiume, dove è presente una cava di inerti, un insediamento artigianale, ed è stato realizzato da poco un nuovo capannone.

«Da una veloce analisi delle carte - aggiunge la minoranza - è possibile evincere gli elementi che non pongono alcun impedimento all'utilizzo di quest'area per lo scopo suggerito e che, nel contempo, dimostrano inconfutabilmente la pretestuosità ed inconsistenza delle obiezioni del sindaco di Barisciano».

La minoranza elenca, al proposito, tutta una serie di motivazioni a sostegno della loro proposta, cioè dell'area ricompresa da una parte dalla ferrovia e dall'altra dalla S.R. 261: l'accordo di programma tra Barisciano, Fossa, Poggio Picenze, San Demetrio e Provincia de L'Aquila prevede esplicitamente un potenziamento della S.R. 261; dall'analisi della cartografia di piano risulta che, relativamente all'assetto idrogeologico, l'area di intervento non presenta fenomeni di pericolosità e rischio da frana; sotto il profilo geomorfologico quest'area è interessata marginalmente da conoidi alluvionali dovuti a acque correnti superficiali tuttavia in stato non attivo; dall'esame del Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni (P.S.D.A.) della Regione Abruzzo, emerge che né il sito di intervento né le aree ad esso adiacenti ricadono negli areali di pericolosità e in quelli di rischio; l'intervento è compatibile con le previsioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale de L'Aquila attualmente in vigore; il sito non ricade nell'ambito di aree di riserva naturalistica o di pregio naturalistico, né di parchi naturali protetti; nell'area di insediamento e in un'ampia fascia limitrofa non sussistono Siti di interesse.

 LA RICHIESTA INASCOLTATA DELL'IDV

Sulla questione del Polo tecnologico di Barisciano è intervenuto anche Paolo Mingroni, coordinatore territoriale IdV - piana di Navelli, che replica al sindaco pubblicando la richiesta da lui inviata in data 28 febbraio.

Con una formale comunicazione al sindaco, infatti, Mingroni aveva chiesto di organizzare un incontro con i cittadini riguardo il Polo tecnologico, per discutere di diversi aspetti: tipologia delle macerie, trattamento, localizzazione, problemi inerenti la viabilità, quantificazione dell'ecoristoro da corrispondere al Comune di Barisciano, eventuali rischi per la salute della popolazione.

«Non avendo avuto risposta e dopo che alcuni cittadini di Barisciano mi hanno manifestato le loro preoccupazioni riguardo l'estensione del sito e del fatto che si andavano ad occupare dei terreni agricoli - fa sapere il coordinatore dell'Idv - ho richiesto un 'incontro urgente al sindaco, il quale, mi confermava che l'area dovesse sorgere su detti terreni. Pertanto ho ritenuto di sollevare alcune eccezioni. Infatti non vorremmo che in assenza di paletti ben precisi venga interessata un'area più vasta rispetto di quella circoscritta ed oggi individuata. L'Italia dei Valori - conclude Mingroni - ha a cuore la tutela degli interessi della collettività. Ci farebbe piacere essere smentiti dai fatti».

 29/03/2011 13.06

PrimaDaNoi.it - 29-03-2011