Piano di Ricostruzione, quadro accusatorio grave e preciso

Corte dei Conti

29 mag. 2014

Nella recente sentenza del TAR Abruzzo sui Piani di Ricostruzione affidati senza gara alle Università viene delineato un quadro accusatorio grave e preciso.

Il Giudice amministrativo dichiara che, alla luce delle disposizioni nazionali e comunitarie, la convenzione approvata dai Comuni e gli atti di affidamento che da queste discendono sono illegittimi e vanno annullati.

Ma nella sentenza, irritualmente, il Giudice non si limita ad accettare il ricorso e ad annullare gli atti amministrativi contestati ma si prende il tempo e la pazienza di indicare e sottolineare la gravità del comportamento tenuto dalle amministrazioni di Barisciano e Castelvecchio Subequo.

In particolar modo viene richiamata la "gravità oggettiva della violazione e della condotta delle amministrazioni appaltanti che hanno proceduti agli affidamenti de quibus, in pretese condizioni di urgenza, a distanza di circa due anni dalla emanazione della disposizione che li obbligava alla ripianificazione".

Un quadro accusatorio grave che, nel caso di Barisciano, è destinato ad appesantirsi ulteriormente non appena la Corte dei Conti avrà preso visione del verbale di consiglio comunale dal quale emerge inconfutabilmente che sia il Sindaco che i suoi consiglieri, al momento di votare l'incarico all'Università di Camerino, erano consci di poter ottenere lo stesso risultato a costi enormemente inferiori e senza contravvenire ad alcuna norma europea e nazionale.

Un danno erariale denunciato da tempo e che ora, finalmente, potrà essere restituito alla collettività prelevando il maltolto direttamente dalle tasche dei responsabili.

Ciò vale anche per i 5.000,00 euro da rimborsare quali quota parte delle spese di giudizio.

Walter Salvatore