Oggi il Sindaco dell'Aquila, quando quelli del cratere?

equilibrio instabile

12 gen. 2014

Dire la verità rischiando di essere perseguiti comporta un coraggio un po' complicato. Occorre aspettarsi di essere chiamati a fare i conti con una giustizia tecnicizzata marziana rispetto ad ogni comune categoria mentale.

Ci si augura che la semplice proposta del seguente ragionamento rimanga immune da ritorsioni e denunce.

Il Sindaco dell'Aquila si è dimesso per fatti e vicende che con molta probabilità rappresentano solo la punta dell'iceberg di un giro d'affari ben più sostanzioso.

E' indubbio, oltre ogni ragionevole dubbio, che la ricostruzione non può essere affidata agli amministratori locali che per professione e per logica è naturale siano propensi e dediti a foraggiare clientele, dispensare favori, saldare cambiali elettoriali.

Amministratori che per mestiere devono pasturare e coltivare quell'agognato consenso indispensabile alla propria esistenza e carriera politica.

Non c'è bisogno di attendere che l'amministratore locale sia colto con le mani nel sacco per capire che già la fisiologica ricerca del consenso è motivo più che valido perché la "succulenta polpetta" della ricostruzione gli sia tolta di mano.

Oggi si è dimesso il Sindaco dell'Aquila... ora si aspetta un'analoga decisione da parte dei Sindaci del cratere

Che non debba essere un GIP a garantire onestà, equità e trasparenza nella ricostruzione.

Walter Salvatore