Nuova legge ricostruzione sparge sale sulle piaghe

19 apr. 2015

Ci sono voluti poco meno di tre anni perché la famigerata Legge Barca entrasse a regime e rendesse palesi tutte le problematiche già ampiamente pronosticate in una prima puntuale denuncia di marzo 2012  ed in tutte quelle successive.

Tutti coloro che avevano incoronato Barca come Leader della Ricostruzione, rinunciando a qualsiasi utilizzo del proprio cervello, solo da poco tempo hanno iniziato a confermare, a mezza bocca, una buona parte delle magagne presenti nella Legge. Non tutte..., perché alcune non sono state ancora comprese dai nostri "esperti".

Oggi si sta ripetendo un fenomeno analogo e lo stesso sparuto gruppo di minus habens sta minando la già critica ricostruzione con una serie di regole capaci di causare nuovi danni ben oltre qualsiasi pessimistica previsione.

Quello che stupisce, in modo particolare, è la pervicacia con cui i "locali rappresentanti" fanno a gara nel suggerire al Governo l'inserimento di articoli di legge che contrastano con una equa, rapida e quanto più completa ricostruzione agendo indisturbati contro gli interessi dei cittadini terremotati.

Una corsa dissennata ad ingraziarsi i ministri di turno perpetrata impunemente e vergognosamente in danno alle attuali e future generazioni.

Paragonabili al gruppo di ignoranti fanatici che abbattono i resti della storia millenaria della mesopotamia, i "talebani nostrani" stanno caratterizzando questo nostro grave momento storico con regole inique adoperandosi, contro ogni logica ed onorevole intenzione, nel senso opposto al comune interesse.

Da anni vado dicendo, inascoltato, che la ricostruzione deve essere tolta dalle mani di questi incapaci e quanto oggi sta accadendo aggiunge ulteriore fondatezza a questa opinione.

Walter Salvatore