La lepre e la tartaruga
4 mar. 2015
Uno dei rarissimi episodi in cui l'intelligenza, anche se tardivamente e con qualche contraddizione, viene applicata alla ricostruzione è senz'altro la recente approvazione del Piano Generale di Cantierizzazione elaborato per la ricostruzione del centro storico di Villa S. Angelo.
Il Piano è uno strumento indispensabile per evitare che la ricostruzione si riduca, come a Barisciano, nella banale corsa di un Sindaco ad accaparrarsi più risorse rispetto agli altri colleghi.
Una gara che ricorda la nota favola di Esopo dove la tartaruga arriva al traguardo con netto vantaggio rispetto allo spocchioso ed antipatico leprotto.
A Barisciano, dove questa pianificazione non si sa dove stia di casa, la ricostruzione si è già incartata:
- i cantieri finanziati da oltre un anno non hanno mai iniziato i lavori perché mancano accessi sicuri;
- quelli avviati s'intralciano l'uno l'altro;
- le manovre sui nuovi cantieri danneggiano quanto fatto su quelli limitrofi;
- si approntano cantieri in aree con incombenti pericoli di crolli senza alcuna messa in sicurezza;
- le GRU vengono posizionate sopra cavità di cui non si verifica consistenza e tenuta;
- nella Zona Rossa di Barisciano le linee del gas, dell'acqua e dell'energia elettrica sono tuttora attive perché non si è stati capace di riunire intorno ad un tavolo i vari gestori e definire azioni sensate a salvaguardia della sicurezza di chi ci deve lavorare e, più in generale, dell'incolumità pubblica.
Certo, anche nel caso di Villa S.Angelo, così come per gli altri comuni, c'è da chiedersi a cosa siano serviti i Piani di Ricostruzione visto che non prevedono nulla circa un'intelligente organizzazione della logistica della ricostruzione.
Walter Salvatore