Il Gran Rifiuto di Del Corvo

il gran rifiuto di Del Corvo

6 ago. 2012

Finalmente un politico che ha il coraggio di dimostrare con parole ed opere di essere capace di intendere e volere.

Del Corvo, attuale Presidente della Provincia dell'Aquila, esprimendo con dettagliate motivazioni il suo fermo e stizzito rifiuto a siglare l'intesa sulla costituzione degli uffici per la ricostruzione partoriti dalla mente aggrovigliata del Ministro Barca, dimostra di essere un amministratore difficile da abbindolare o da circonvenire.

Questo gran rifiuto mostra però in tutta la sua evidenza quale distanza siderale separa gran parte degli attuali sindaci del cratere e dei politici locali dalla capacità di governare consapevolmente i fenomeni che caratterizzano questa tormentata fase del post terremoto in Abruzzo.

Per lo più inadatti a gestire anche solo la normale amministrazione in questa fase critica mostrano tutta la loro inadeguatezza.

Un commercialista, un ex sindaco marsicano, un uomo del PDL, ora presidente della Provincia dell'Aquila, il cui territorio solo in minima parte è stato colpito dal terremoto, in completa solitudine e senza alcun appoggio dal "partito" di appartenenza, riesce con poche ma chiare argomentazioni a denunciare ed a mettere a nudo la pochezza e la pericolosità della norma appena approvata.

Tutti gli altri attori, dalle semplici comparse ai protagonisti di questa farsa, non sono in grado di proferire parola, non un commento, non una presa di posizione tanto sono intenti a guardarsi le spalle l'uno con l'altro.

Bravo Del Corvo, bravo Presidente, non me lo aspettavo... ora c'è seriamente da pensare se non sia opportuno intentare causa contro questo governo per circonvenzione d'incapace, per aver approfittato ripetutamente della semplicità e della credulità di questi primi cittadini e dei politici locali, sia quelli che siedono a Roma che quelli che, da queste parti, cincischiano da quasi 4 anni

Tanta è la sorpresa per questa stupefacente presa di posizione che devo però consentirmi un piccolo cattivo pensiero ponendomi la seguente domanda:

non è che il gran rifiuto è solo un mezzo per spuntare un prezzo più alto per la firma dell'intesa?

Walter Salvatore