Il delirio di Cialente & C.

10 mag. 2015 

Ci vuole una bella faccia tosta per veicolare, attraverso la stampa, inviti quali:

"Pressate quanto più potete amministratori di condominio e presidenti di consorzio per velocizzare il lavoro degli ingegneri"

oppure dichiarazioni del tipo:

"Il nostro lavoro, insieme all'Usra, ora non punta solo al centro storico del capoluogo, ma anche a quelli delle frazioni."

A giugno 2013 i presidenti di consorzio ed i tecnici, indotti dall'ennessima perentoria scadenza dettata da Cialente & C., poi rivelatasi una bufala come tutte le altre volte, si sono dovuti precipitare a consegnare le schede parametriche parte prima degli aggregati censiti a L'Aquila e frazioni.

Una corsa contro il tempo che ha visto all'opera tutti gli attori: chi per la parte geologica, chi per quella strutturale, chi per quella amministativa ed ai tecnici è toccato il compito di caratterizzare, attraverso la procedura conosciuta con il nome di "scheda parametrica", la presentazione dell'istanza.

Una procedura che, qualcuno forse fa finta di non ricordarselo, veniva cambiata di continuo in corso d'opera costringendo i progettisti a fare e rifare lo steso esercizio un numero innumerevoli di volte.

Ebbene il compitino, già da giugno del 2013, è stato svolto diligentemente, così come sempre accade quando a fare i compiti è il privato.

E' quando invece la palla tocca all'amministrazione pubblica che le cose si bloccano e la prova è che oggi, a distanza di due anni, delle migliaia di pratiche consegnate all'USRA ed al Comune, non se ne sa più nulla.

Che Cialente & C. la smettano di fare i froci con il culo degli altri.

Dal 2013 ad oggi, coloro che si sono dovuti cimentare in quello che appare oggi un inutile esercizio, non hanno preso un euro per il lavoro svolto. Per Cialente & C., evidentemente, il lavore degli altri non ha valore.

Riguardo poi alle frazioni non si capisce come mai non ci sia ancora stata una sollevazione di popolo a seguito della decisione di Cialente & C. di far partire, a sei anni dal terremoto, un aggregato per ogni frazione.

Avrebbe dovuto dichiararlo nel 2013. Ci saremmo risparmiati un sacco di lavoro inutile. Oggi suona come una beffa alla quale occorrerebbe rispondere con dei sonori ceffoni.

Walter Salvatore