Graduatoria letale

accendi il cervello

25 ago. 2014

il 21 febbraio 2014, sul BURA sezione Speciale nr. 22, viene pubblicato il Decreto nr. 1 dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC) che, all'art. 11, definisce i principi e le finalità a cui i Comuni del Cratere devono attenersi nel determinare ed approvare, entro 30 giorni, i criteri utili a determinare una graduatoria degli interventi di ricostruzione del patrimonio privato.

Il decreto demanda ai Sindaci l'elaborazione di un disciplinare/regolamento utile per definire, in accordo con le priorità indicate nel decreto stesso, una graduatoria per la ricostruzione del Paese.

Le prime e fondamentali due finalità da conseguire, nell'ordine, sono:

a) il rientro delle popolazioni nelle abitazioni principali danneggiate dagli eventi sismici del 6 aprile 2009;

b) il coordinamento logistico della cantierizzazione degli interventi, tenendo conto della localizzazione del'intervento rispetto a percorsi sicuri, alla disponibilità di servizi a rete e al livello di interferenza con altre attività;

Barisciano si mette subito all'opera ed il 31 marzo partorisce un disciplinare/regolamento senza alcuna preventiva condivisione e riflessione sui criteri con la popolazione o con il Comitato dei Presidenti di Consorzio di Barisciano e Frazioni che da tempo ne sollecitano la necessità.

Il disciplinare adottato assolve discretamente alla finalità espressa alla lettera a) ma fa invece registrare il radicale fraintendimento di quanto prescritto alla lettera b) dell'articolo del Decreto perché è erroneamente scambiato (ne rappresenta un inutile doppione) con le premialità che la MIC (scheda parametrica per i comuni del cratere) già prevede per risolvere specifiche difficoltà logistiche intervenendo con una maggiorazione del contributo utile a compensare quelle situazioni la cui cantierabilità risulta più onerosa che in altre.

Con le premialità previste dalla MIC si può ben dire che ai fini della cantierabilità (localizzazione dell'intervento) tutti gli aggregati partono alla pari potendo contare su un'adeguata e generosa maggiorazione del contributo pubblico quando costretti ad operare in presenza di ben codificate difficoltà logistiche.

La finalità del punto b) citato nel decreto dell'USRC si riferisce banalmente alla necessità di tarare le priorità sulla base dei percorsi e delle eventuali interferenze che ci possono essere tra cantieri.

Per maggiore chiarezza si immagini di dover governare la ricostruzione degli aggregati posti all'interno di una Piazza e di quelli che fiancheggiano l'angusta ed unica via d'accesso alla stessa.

Se dovessero partire prima i lavori sugli aggregati ubicati all'interno della Piazza non è difficile immaginare che quelli che fiancheggiano l'angusta strada di accesso dovranno necessariamente attendere che i primi finiscano.

Se infatti dovesse partire anche solo un cantiere lungo la striminzita via d'accesso la relativa cantierizzazione ostruirebbe l'ingresso all'interno della Piazza precludendo qualsiasi lavoro in essa si voglia eseguire o sia già in corso.

In un Paese dove questi casi di interdipendenza sono estremamente diffusi questo radicale fraintendimento risulta LETALE e destinato a causare danni e problemi infiniti. Le occasioni in cui un aggregato posizionato tra i primi in graduatoria non potrà dare inizio ai lavori o dovrà sospenderli perché prima o durante il lavori troverà l'accesso occluso da un altro cantiere sono tutt'altro che remote.

Ci si augura che l'USRC abbia gli strumenti ma soprattutto la volontà per pretendere la correzione di questo evidente strafalcione che, tra l'altro, partorisce una graduatoria che snatura le finalità dichiarate consentendo di premiare o penalizzare aggregati ben specifici in base a criteri totalmente difformi dalle priorità indicate dall'USRC e privi di qualsiasi logica nonché del minimo buon senso.

Walter Salvatore