FORMEZ: come ti minimizzo un fatto grave

24 nov. 2012

Succede di rado ma questa volta, nelle dichiarazioni ufficiali fornite dal FORMEZ al fine di banalizzare la questione dei libri dei quiz che risultano usciti ed entrati tra i vari concorsi del concorsone, è riscontrabile almeno una cosa esatta: ci possono essere risvolti penali.

Ma non perché un nutrito numero di candidati ha messo in atto un metodo poco ortodosso per superare questa bizzarra preselezione ma per il mancato controllo e l'evidente sperpero di denaro pubblico che è individuabile ed imputabile esclusivamente in capo agli organizzatori e gestori dell'intero processo di selezione.

Il giochetto del libro, tra l'altro, sembra non essere l'unico espediente elaborato da alcuni concorrenti per entrare facilmente in graduatoria.

Molti partecipanti hanno testimoniato di aver assistito al veloce scambio dei fogli con le risposte, tra un banco e l'altro, al momento di doverlo riporre all'interno della busta che contraddistingue il candidato.

Qualcuno, invece del libro con le risposte, ha pensato bene di portarsi lo zio, il padre, la sorella o quant'altri ben preparato e pronto, a fine quiz, a scambiare il foglio con le risposte con l'asino di turno. E' così che in banchi contigui si sono visti all'opera padre e figlia, zia e nipote, ecc..., ecc...

Se la ripresa video (il tanto sbandierato streaming) fosse stata predisposta per tenere d'occhio i candidati ed i loro eventuali trucchi o per registrare e controllare le varie fasi dell'intera procedura concorsuale, ora la registrazione sarebbe estremamente utile per verificare l'attendibilità delle tante, troppe, testimonianze di brogli.

Sta di fatto, invece, che il video risulta completamente inutile dal punto di vista dei controlli, sia quelli in tempo reale che per quelli effettuabili a posteriori e si sostanzia per quello che è: fumo negli occhi, forse suggestivo per il ministro, ma completamente inutile per qualsiasi altro fine.

L'unica funzione assolta dal flusso continuo di immagini di pessima qualità che ci è stato propinato, è quello di aver provato, oltre ogni possibile dubbio, che i controlli tanto sbandierati dal FORMEZ sono stati a dir poco inadeguati e che i candidati sono rimasti sui propri banchetti anche per oltre un'ora in attesa dell'inizio della prova e che partissero finalmente anche i blandi controlli predisposti in sala.

Un'altra fonte utile per chiarire la questione, se registrata e non eliminata nel frattempo, potrebbe essere la registrazione audio delle istruzioni che il "gran ciambellano" ha impartito ai partecipante all'inizio di ciascuno dei 14 concorsi.

Coloro che hanno subito questa selezione testimoniano che le istruzioni date nell'ultimo concorso, quello per capirci che si è svolto poco dopo l'uscita sui media delle notizie sui brogli, sono state completamente differenti dalle prime 13 e che solo in quest'ultimo, a buoi ormai scappati da un pezzo, al microfono si è insistito sulla necessità di sigillare le borse, di non usare ventagli, griglie e di non portarsi a casa il famigerato libro dei quiz.

Se queste testimonianze risultassero vere si avrebbe l'esatta rappresentazione del grado di affidabilità del FORMEZ e delle sue rassicuranti affermazioni.

Un ultimo punto d'attenzione va all'analisi dei risultati registrati nel concorso del penultimo giorno, l'AG6M, che, a differenza dei precedenti, ha totalizzato un numero di punteggi massimi significativamente superiore ed al momento non è dato sapere se per la bravura dei partecipanti o perché nel frattempo il/i sistemi di broglio si sono raffinati.

Walter Salvatore