Fondi per il sociale, indaga la Procura

Arcivescovo Molinari

Il Centro 16.10.2010

Si vuole chiarire il ruolo di una fondazione presieduta dal vescovo.

La Procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta per verificare il corretto utilizzo dei fondi, 12 milioni di euro, messi a disposizione dal governo e in particolare dal ministero di cui è sottosegretario Carlo Giovanardi, per interventi sociali all'Aquila.

Martedì scorso il sindaco Massimo Cialente è stato ascoltato dalla polizia giudiziaria della Procura aquilana come persona informata dei fatti. Al primo cittadino sono stati sottoposti comunicati stampa in cui Cialente replicando duramente a Giovanardi (era nata una polemica estiva sull'utilizzo dei fondi) faceva delle affermazioni che hanno messo la pulce all'orecchio agli investigatori. Al sindaco è stata chiesta conferma se quelle dichiarazioni fossero proprio le sue. In particolare l'attenzione si è soffermata su un comunicato stampa dell'8 luglio del 2010 in cui Cialente sull'utilizzo di quei 12 milioni fra l'altro affermava: «Il Comune dell'Aquila aveva presentato due progetti. Il primo, per complessivi 3 milioni e mezzo di euro, è stato approvato e riguardava la ristrutturazione del Centro servizi anziani del Comune (progetto che è andato avanti ed è stato presentato ufficialmente ieri, ndr). Il secondo progetto per 9 milioni di euro, riguardava la ristrutturazione di un immobile comunale situato nel centro storico. Quest'ultimo è stato messo da parte per finanziare altri progetti presentati da Comuni limitrofi e da una fondazione religiosa, progetti che, come poi hanno ammesso con un certo imbarazzo gli stessi funzionari del Ministero delle politiche familiari, sono stati bocciati perchè non conformi alla normativa che disciplina la materia».

In sostanza il sindaco pur senza dirlo esplicitamente gettava un'ombra sulla destinazione di quei soldi.

Ma che cosa è la Fondazione di cui parla Cialente? Si tratta della Fondazione Abruzzo Solidarietà e sviluppo nata il 14 giugno del 2010. I soci fondatori sono diversi ma i più importanti sono la Curia, il Comune di San Demetrio e il Comune di Villa Sant'Angelo. Presidente della Fondazione è l'arcivescovo Giuseppe Molinari, vicepresidente vicario il vescovo ausiliare monsignor Giovanni D'Ercole e poi una serie di altri vicepresidenti, consiglieri, revisori e garanti fra i quali compare il sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti. Nulla di segreto. Basta andare su internet per trovare tutto, dall'atto di nascita della Fondazione ai progetti. C'è un solo passaggio, nell'atto fondativo, che ha catturato la curiosità degli inquirenti: «A costituire il patrimonio iniziale della Fondazione i fondatori (Curia e Comuni) conferiscono il progetto denominato "L'Aquila città territorio" presentato ad aprile (prima della nascita della Fondazione, ndr) al sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Carlo Giovanardi e al commissario per la ricostruzione Chiodi». Si stabilisce che i proventi derivanti da tale progetto siano rivolti a favore della Fondazione. Il dubbio (ma allo stato è solo un dubbio) è che qualcuno dava per scontato che quel progetto fosse approvato e finanziato. Cosa che però non è stata. Per la Curia un'altra patata bollente.

Il Centro 16.10.2010 - Giustino Parisse