Fischi per fiaschi: Unione di aggregati? proprio no!

da a a b

21 lug. 2014

Continua la disamina della risposta del Sindaco alle istanze dei Presidenti di Consorzio affrontando la parte che argomenta i motivi ostativi all'unione di aggregati anche quando oggettivi motivi tecnici imporrebbero una cantierizzazione comune:

"Risulta evidente che durante il procedimento Amministrativo, che ha portato alla definitiva approvazione dei PDR, i proprietari e/o i soggetti interessati hanno più volte avuto la possibilità di formulare, nei modi e tempi indicati dalla legge, eventuali osservazioni agli atti ed elaborati proposti ed approvati dall'Amm.ne Comunale. Quindi essendo esaurito l'iter amministativo di formazione del PDR ed essendo stato il predetto ampiamente e democraticamente partecipato, in più di una fase, non solo dagli enti ma anche dai proprietari e da ogni portatore di interesse, ritengo assolutamente impraticabile - se non in astratto "riaprendo" il procedimento di formazione e approvazione del PDR con le evidenti conseguenze burocratiche inerenti un reiterato coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati e ricadenti sulla impossibilità di concessione degli indennizzi - la possibilità di riunire adesso più aggregati, alla luce di una semplice constatazione di un loro collegamento mediante cavità ipogee e senza quindi neanche dimostrare una continuità strutturale.
Al riguardo si dovrebbe, riadattare e riapprovare gli aggregati (previa proposta di aggregato o d'intervento istruttoria del comune), ricostituire i consorzi rimodulando le superfici dichiarate, le quote dei proprietari ecc... insomma iniziare di nuovo tutto quello che abbiamo completato.
Inoltre nella Sua si parla di viabilità, di accessi, utenze e sottoservizi comuni a più aggregati, sottacendo che questi ultimi interventi sono di competenza dell'Amministrazione comunale e quindi soggetti al ripsetto delle leggi in materia di appalti pubblici non delegabili al privato."

Il Sindaco, da burocrate consumato, ci offre magnanimamente la sua migliore ricetta per giungere dal punto A al punto B prendendo la strada più tortuosa ed impervia che si possa immaginare.

Dimentica che ha appena approvato un disciplinare, oggi all'esame del TAR, che in teoria consente di unire i punti A e B attraverso la previsione di una contemporanea cantierabilità tra più aggregati.

Ma solo in teoria perché è proprio la regola che disciplina tale possibilità, per come è stata pensata, che ne inibisce un'intelligente applicazione quando oggettivi motivi tecnici lo richiedono.

Vista la tortuosità del percorso descritto sopra non c'è da meravigliarsi se il Sindaco ha pensato bene di risolvere un problema squisitamente tecnico subordinandolo alla sussistenza di elementi puramente anagrafici. Cos'altro ci si poteva aspettare?

Walter Salvatore