Fischi per fiaschi: Orbene... siamo in democrazia

Regime

15 giu. 2014

La missiva del Sindaco, in risposta all'istanza del Comitato dei Presidenti sui criteri adottati per stabilire una graduatoria per la ricostruzione del Paese, continua con un bell'orbene:

"Orbene, mentre da una parte le istituzioni comunali democraticamente scelte dai cittadini di Barisciano assumono legittimamente i criteri di priorità della ricostruzione, dall'altra è dagli articoli apparsi sul web che vengo a sapere che in questa riunione hanno partecipato anche imprenditori, tecnici e amministratori di altri comuni che, invece, non risultano titolari a decidere le priorità della ricostruzione in quanto o portatori di interessi economici o rappresentanti di altri enti. Si badi bene che mia vuole è una semplice constatazione, dato che la riunione ha rivestito un carattere privato e ognuno è legittimato a rivolgere l'invito a partcipare a chiunque."

Un "Orbene" che inzia offrendo una lezioncina di democrazia ai destinatari della missiva. Un bel sermoncino che ipocritamente vuole farci credere che è il Consiglio comunale a prendere le decisioni e quindi dovremmo evincere che il vero responsabile della redazione di criteri tanto iniqui non sia il Sindaco, che li ha imposti, ma bensì i suoi colleghi che ne hanno votato l'approvazione.

Difficile bersi tale panzana ma leggere che il Sindaco scarica le proprie responsabilità sui consiglieri puzza di vigliaccheria politica e rappresenta il classico atteggiamento del burocrate pavido.

Far notare, infine, che alla riunione dei Presidenti erano presenti anche tecnici ed amministatori di altri comuni non se ne capisce il senso dato che autonomamente il Sindaco afferma subito dopo l'ovvietà riconoscendo che l'argomento rientra a pieno titolo nella sfera degli affari del Comitato.

Se ne trae però la certezza che ogni riunione del Comitato è seguita e forse anche registrata dagli infiltrati del Sindaco. A questo personaggio nulla sfugge e ciò vale come avvertimento, neanche tanto occulto, che concretizza una chiara intimidazione.

Un Sindaco che per governare si affida ai rapporti della propria "polizia segreta" è chiaro che non sarà mai disposto al confronto preventivo con i cittadini né sui piccoli né sui grandi problemi della collettività.

Purtroppo questo è il modo di governare tipico dei peggiori regimi. Bravo! 

Walter Salvatore