Fischi per fiaschi: Atto all'Amatriciana...

immaginazione dei presidenti

2 lug. 2014

Con un articolo del 9 maggio scorso, dal titolo "Graduatoria all'Amatriciana", si faceva notare che la graduatoria pubblicata tre giorni prima sul sito ufficiale del Comune di Barisciano risultava "...un documento privo di paternità. Un documento posto a fondamenta della ricostruzione del paese, e dunque destinato a influenzare la vita ed il futuro degli abitanti, la cui pubblicazione sembra avere lo stesso valore della diffusione, tramite internet, della ricetta dei bucatini all'Amatriciana."

Una notizia dal titolo forte, ironico che ai più è sembrata l'ennesima esternazione del consigliere di minoranza "epurato" dal compagno Barca ma leggendo questo ulteriore passo della missiva del Sindaco, in risposta alle critiche dei Presidenti di Consorzio, ne riceviamo conferma:

"Ritengo, al riguardo e in via preliminare precisare che purtroppo una graduatoria, comunque venga formulata e sulla base di qualsiasi criterio, avrà sempre posizioni all'interno della stessa che possono portare a una insoddisfazione o a una delusione e una preoccupazione.
La graduatoria pubblicata in data 05/5/2015 è un documento provvisorio sul quale sono in corso da parte dei presidenti dei consorzi delle osservazioni e richieste di modifica. Non appena completato l'esame delle varie osservazioni la graduatoria sarà approvata con atto amministrativo e ripubblicata nella versione definitiva."

Dalla pubblicazione della graduatoria trascorre un intero mese prima di sapere che siamo in presenza di un documento provvisorio, che i Presidenti hanno facoltà di produrre osservazioni, che ne deve passare di acqua sotto i ponti prima che la graduatoria diventi un atto amministrativo vero...

Nel frattempo ai Presidenti di consorzio è stata richiesta una buona dose di immaginazione, sufficientemente fervida da immaginare le informazioni che di norma accompagnano ogni atto amministrativo ma che nel nostro caso ci si aspetta siano invece indovinate.

Insolitamente il Sindaco ha voluto riconoscere ai Presidenti di Consorzio la capacità di supplire alle evidenti carenze di quest'atto amministrativo. Peccato non abbia ritenuto utile dare ascolto alle iterate istanze degli stessi rendendo di fatto obbligatorio impugnare dinanzi al TAR i discutibili criteri adottati per definire la graduatoria con il concreto rischio di causare il blocco dell'intera ricostruzione.

Un atto amministrativo nato male e destinato a finire peggio.

Sul sermoncino che apre il paragrafo, circa la inevitabilità che in una gruaduatoria qualcuno sia primo piuttosto che ultimo, è appena il caso di sottolineare che un ricorso al TAR sarebbe destinato a fallire se in presenza di un disciplinare equo e con criteri conformi e attinenti alle disposizioni indicate dal Decreto dell'USRC che detta chiare finalità e scopi.

Oltre alla fervida immaginazione dei Presidenti, un'altra cosa è certa: nella malaugurata ipotesi il Tribunale amministrativo dovesse pronunciarsi in favore dei ricorrenti il Sindaco non potrà esimersi dal renderne conto, in tutte le sedi.

Walter Salvatore