De Santis: difendiamo il nostro lavoro

Altan - parlare chiaro

Il Centro - 17 giugno 2011

Non si discosta di una virgola dalla posizione del Consiglio nazionale degli ingegneri il presidente dell’Ordine della Provincia dell’Aquila, Paolo De Santis, d’accordo con la decisione di fare ricorso al Tar per fermare le convenzioni fra i Comuni del cratere e le università italiane, chiamate a redigere i Piani di ricostruzione dei centri storici.

«Ognuno è libero di impugnare ciò che ritiene lesivo dei suoi diritti», dice De Santis, «io sono d’accordo con il Consiglio nazionale, lo sono gli ordini di tutte le province».

Perché, aggiunge, «qui si va oltre la questione localistica della ricostruzione: la questione investe tutta la categoria nazionale». La preoccupazione degli ingegneri è che «dando incarichi alle università si eviterebbero le gare per l’affidamento degli dei piani».

C’è poi il problema della «competenza degli atenei», che non è adeguata ad affrontare una questione complessa e delicata come quella della ricostruzione urbanistica e sociale di un intero territorio.

«Non è vero», aggiunge De Sanctis, «che stipulando convenzioni con le università arriverebbe più lavoro anche per gli studi professionali privati».

E poi: «Fuori cratere è crisi nera». Non è vero nemmeno che per i Comuni ci sarebbe un risparmio. Infatti «abbiamo visto che alcune convenzioni prevedono un compenso di 500mila euro.

Altro che rimborso spese. Li dessero a me per il lavoro sociale che ho svolto dal 6 aprile 2009», ironizza l’ingegnere. (m.g.)

Il Centro - 17 giugno 2011