Costituzione non è per tutti uguale
19 dic. 2012
Ci sono voluti ben tre consigli comunali e finalmente a Barisciano la questione dei consiglieri incompatibili è sistemata. Adesso occorrerà convocarne almeno altri cinque o sei, di consigli, per gestire la surroga dei tre consiglieri defenestrati, tutti della minoranza.
La volontà del ministro Fabrizio Barca si è compiuta.
Un ministro che si spaccia per tecnico, il cui pedigree certamente lo avrà esonerato dal rispondere ai quiz di una preselezione per arrivare dov'è ora, capace di toppare alla grande nello scrivere il primo decreto e nel concepire l'unico articolo di legge della sua vita e che con molta probabilità, visto le doti da statista e le capacità dimostrate, ce lo troveremo candidato in qualche lista alle prossime elezioni.
Un ministro che con il suo primo ed unico decreto è riuscito a bloccare l'intera ricostruzione e forse ad infettare qualsiasi sana possibilità di ripresa mentre con il suo unico articolo di legge, che indica a braccio le incompatibilità tra chi si occupa della ricostruzione e la carica di consigliere, è riuscito a fare carta straccia del fondante diritto costituzionale del cittadino a partecipare alla vita pubblica della propria collettività.
Non una voce si è levata a salvaguardia di un diritto inalienabile sancito dalla nostra Costituzione ed anzi tutti gli apparati si sono prontamente allineati e prodigati per trovare la migliore formula tecnica per soddisfare un articolo di legge che chiunque avrebbe saputo scrivere almeno in modo compiuto.
Chiunque tranne il nostro figlio d'arte.
Ed è così che oggi da una parte abbiamo un comico pagato per sciacquarsi la bocca con la nostra Costituzione al modico prezzo di 5,8 milioni di euro e dall'altra un ministro tecnico che invece con la Costituzione si sciacqua ben altro e lo fa gratuitamente con buona pace del capo dello Stato che per molto meno, ma solo per risolvere inquietanti questioni personali, ottiene un parere di costituzionalità in tempo reale.
Walter Salvatore