Concorsone: che garanzie?
4 nov. 2012
Se dopo tante chiacchiere e tardive prese di posizione andrà a finire che il "concorsone" si terrà come previsto, allora occorre assicurarsi che si svolga con tutte le più rigide e sicure garanzie di imparzialità e correttezza.
Per questo concorso sono previste, oltre al test di preselezione, quattro prove scritte ed una orale ed a quest'ultima si assegnano ben 40 dei 100 punti massimi conseguibili dal concorrente.
Questa circostanza fa sorgere il naturale sospetto che proprio durante questa prova, quella orale, possano attuarsi le solite sveltine all'italiana.
Il fatto che il Formez non dia notizie su come e con quale metodo vengono decise le domande da porre ai singoli concorrenti e che allo stesso Formez è affidato anche il compito di vagliare la candidatura di propri ex collaboratori (precari), porta a pretendere che questa fase della selezione si svolga nel massimo rigore formale e con un'imparzialità esente da qualsiasi ombra.
È fondamentale dunque che il sistema di scelta delle domande da porre ai candidati sia chiaro già da subito e che in seno alle commissioni esaminatrici, a maggior garanzia del corretto svolgimento delle prove e per evitare che qualche commissario esegua "commissioni" per qualcuno, siano presenti anche membri non di nomina governativa e distanti dai soliti circoli "viziosi".
Il ruolo di garante e controllore sarebbe opportuno assegnarlo ad un pool di Procuratori della Repubblica la cui sola presenza dovrebbe, almeno si spera, essere deterrente sufficiente affinché non si attuino trucchi discutibili, penalmente rilevanti ma quasi sempre impossibili da provare e perseguire.
È triste ammetterlo ma oggi la fiducia del cittadino è a zero e pretendere garanzie, trasparenza e tutele preventive, soprattutto in un settore come quello dei concorsi pubblici, è doveroso e sacrosanto.
Walter Salvatore