Centro commerciale: fumata nera e accuse all'amministrazione

Barisciano - vice sindaco si dimetta

Abruzzo24Ore - 21 lug. 2012

"Purtroppo anche questa volta una secca bocciatura ha rimandato al mittente il 'famigerato' progetto per la realizzazione di un Centro Commerciale nell'area artigianale di Barisciano. La conferenza di servizi richiesta ed istituita ad hoc l'ha respinto e prossimamente avremo modo di conoscerne le motivazioni".

Lo rende noto il consigliere di minoranza di Barisciano Walter Salvatore, che ricorda come si tratti di "un balletto che dura da oltre 10 anni e che ha visto impegnato su questo progetto la vecchia e nuova amministrazione comunale".

"Un amministratore, soprattutto, si è adoperato per far nascere questo insediamento commerciale; Giuseppe Calvisi, vice sindaco nonché assessore alle attività produttive per ben 3 legislature".

"Un'iniziativa, quella di Calvisi, - continua Salvatore - tornata utile solamente a quegli amministratori che hanno potuto farne merce di scambio elettorale ma che a ben guardare, bloccando per così tanti anni lo sviluppo commerciale di quest'enorme lotto dell'area artigianale di Barisciano, ha costretto gli imprenditori locali ad insediarsi nei vicini nuclei industriali di Fossa e Monticchio.

Sono almeno 3 le aziende che hanno dovuto 'emigrare'; tutte aziende con un fatturato di tutto rispetto che avrebbero volentieri contribuito a rimpinguare le casse comunali con i loro tributi e facilitato l'occupazione dei propri compaesani.

Oltre alla beffa, quindi, anche il danno, ma non per Calvisi o per i nostri amministratori che per dieci anni, cincischiando su un progetto nato male e finito peggio, hanno guadagnato consensi elettorali millantando l'imminente realizzazione.

Chi l'ha presa in quel posto sono i nostri imprenditori e l'intera cittadinanza per il mancato sviluppo economico del comune di Barisciano.

Un risultato tanto deludente - conclude Salvatore - che siamo certi indurrà chi ha governato tutta la faccenda a trarne le dovute conseguenze presentando, senza indugio o accampando nuove ed irricevibili scuse, le proprie dimissioni".

Abruzzo24Ore - 21 lug. 2012