Barisciano: scarpe grosse, cervello fino

26 mar. 2015

Una volta l'anno, a Barisciano, c'è un bravo e premuroso padre di famiglia che alleva e macella un vitello per procurare la carne necessaria per sfamare la propria famiglia.

In tempi di crisi e con quello che si sente nei telegiornali sulla qualità del cibo che ci propinano, è sicuramente un'idea da apprezzare. Sai quello che mangi e cosa fai mangiare ai tuoi figli e spendi sicuramente molto meno che fare la spesa in macelleria.

Rimane però il problema di come smaltire i resti della macellazione e non si tratta di un coniglio o di una gallina ma di un animale di dimensioni notevoli.

Il nostro buon padre di famiglia nonché cittadino modello che fa?

Taglia l'orecchio del vitello su cui è applicato il "bottone" che ne identifica esistenza, origine e proprietà e va a scaricare viscere, zampe e pelle in mezzo a un campo, in piena vista.

Così facendo ad occuparsi dello smaltimento ci penserà il Comune, se qualcuno lo avvisa, altrimenti si decomporrà nel tempo emanando gli odori più fantasiosi.

Il modus operandi non fa una piega e consegue la massima economicità ribaltando il costo dello smaltimento sulla collettività.

La Forestale ora andrà a cercare il vitello mancante verificando i registri di stalla ma, come dice il detto, il contadino ha le scarpe grosse ma il cervello fino.

Walter Salvatore