Barisciano rende merito all'ex ministro Barca
5 mag. 2015
Chi ha incontrato di recente l'ex ministro Barca racconta di averlo trovato raggiante ed in preda ad una indefinibile eccitazione.
Lo avevano da poco informato che a Barisciano, in occasione delle imminenti amministrative, è stata presentata una lista di candidati che soddisfa al 100% le prescizioni della sua famigerata legge, almeno nella parte tesa al contrasto del conflitto d'interessi che evidentemente dilaga incontrastato nella ricostruzione post sisma.
Anche se mal poste, le intenzioni all'origine della legge Barca, erano sicuramente nobili e palesavano l'indubbia volontà del legislatore di rafforzare quanto già puntualmente prescritto in tal senso nel Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, TUEL D.Lgs. 267/2000, aggiungendo ulteriori fattispecie.
Per anni la sue prescrizioni sono state aggirate, inosservate e mortificate a causa dell'impostazione ipocrita ed a tratti gravemente e gratuitamente lesiva di diritti costituzionalmente garantiti.
Ma ancora più grave è la constatazione che quanto presente nel TUEL, invece di essere applicato con maggiore attenzione e rigore, è come se fosse nel frattempo stato abrogato.
L'impressione, infatti, è che questo territorio risulta esonerato dal rispetto delle leggi in vigore e che, nei fatti, il TUEL, da queste parti, è carta straccia.
In questo contesto, quando l'ex ministro ha saputo che a Barisciano una lista elettorale esprime candidati tutti completamente estranei al paese in cui si candidano, ha potuto finalmente gioire attenuando, per quanto possibile e per qualche attimo, quel comprensibile e giustificato sentimento di scoramento derivante dal conclamato fallimento delle sue nobili intenzioni.
Walter Salvatore