Barisciano-Donazioni in denaro: Asini e Confetti (10°parte)

3 giu. 2013

Con le precedenti nove perle, raccolte sotto il titolo "Asini e Confetti", puntualmente corredate da foto e documenti, si è mostrato l'emblematica sorte che l'amministrazione di Barisciano ha fatto fare alle tante e generose donazioni di strutture e materiale didattico destinate ai giovani ed alla comunità di Barisciano e Frazioni.

Foto e documenti che, più di mille parole, descrivono una incapacità amministrativa che, ad una collettività che tiene a se stessa ed al proprio futuro, dovrebbe risultare intollerabile.

In un qualsiasi normale contesto questa conclamata e reiterata incapacità costituirebbe motivo sufficiente per animare un moto di sdegno accompagnato dalla pretesa di immediate dimissioni dell'amministrazione in carica.

A Barisciano, invece, sembra prevalere l'apatica rassegnazione di chi ormai da troppi anni, da decenni, al momento del voto preferisce cedere al canto delle sirene e di chi, scimmiottando goffamente la politica romana, è pronto a sacrificare il futuro del proprio paese sulla base di alleanze politiche che, se valide a livello nazionale, nulla hanno a che fare con la realtà locale e con le esigenze di sviluppo di un minuscolo comune.

Chiudiamo in bellezza questa raccolta di perle accennando alle donazioni in denaro. Donazioni che, una volta giunte nei Comuni ricompresi nel territorio colpito dal Sisma del 2009, hanno avuto le più svariate destinazioni: alcune virtuose ed eticamente ineccepibili, altre meno intelligenti ma comunque confluite in progetti ed attività a sostegno della popolazione, alcune rendicontate con diligente e meticolosa trasparenza, altre gestite in modo più opaco e forse discutibile fino ad arrivare a quelle ammantate dal più fitto mistero sia riguardo ad entità che al loro utilizzo.

Barisciano sembra appartenere a quest'ultima categoria, quella del più assoluto mistero, dato che sul sito ufficiale del Comune salta all'occhio la totale assenza di qualsivoglia notizia circa entità e destinazione delle donazioni e per il cittadino non c'è altro modo di aver notizie a riguardo.

Dove sono e quante sono le donazioni che generosamente ci sono state elargite?

Chi gestisce questi soldi?

Quali meccanismi democratici tutelano i cittadini ed assicurano la loro partecipazione nelle decisioni che ne stabiliscono la destinazione?

Chi controlla come vengono spesi?

Belle quanto scontate domande...

e da una giunta che si definisce DEMOCRATICA ci si aspetterebbe non ci fosse bisogno di porle.

Walter Salvatore