BARCA e il gobbo suggeritore
29 nov. 2012
La legge a cui i comuni del cratere in questi giorni devono far riferimento per comprimere il diritto alla partecipazione alla vita pubblica di alcuni consiglieri, in alcuni suoi aspetti è palesemente incostituzionale ma allo stesso tempo è indubbio che la norma c'è e che dobbiamo farci i conti.
Siamo chiamati a fare i conti con disposizioni speciali emanate da un legislatore a cui risulta semplice comprimere diritti fondamentali e fondanti della vita democratica ma a cui, evidentemente, risulta noioso se non difficoltoso indicare, con altrettanta determinazione, chiare modalità di attuazione.
Disposizioni che oggi apprendo emanate su suggerimento di una precisa parte politica (Appello per L'Aquila) rappresentativa di così poche preferenze su L'Aquila (2,5%) da suscitare incredulità per come sia riuscita ad influenzare a tal punto un ministro della repubblica ed un intero Parlamento.
Se i suggeritori sono questi ora risulta chiaro come mai ogni azione e norma del ministro tecnico abbia arrecato solo danni, ostacoli ed ulteriore confusione ed incertezza all'intera macchina della ricostruzione e come si sia arrivati a concepire un concorsone pieno di falle e crepe tali da concretizzare una beffa, oltre che un danno, per tutti i precari d'Italia ed in special modo per quelli aquilani.
Auguriamoci che il prossimo imminente governo nazionale sappia dotarsi di consiglieri la cui attitudine non sia quella di rincorrere farfalle o di sparare alle mosche con il cannone e che sia composto da ministri capaci di almeno qualche pensiero autonomo.
Walter Salvatore