Anche l'immondizia di Barisciano al TAR Abruzzo

sindaci del cratere

14 lug. 2014

Era il 9 maggio 2012 quando un nutrito gruppo di Sindaci del Cratere protestò dinanzi alla sede del TAR Abruzzo perché i giudici amministrativi gli contestavano di aver affidato senza gara, ad alcune Università, la redazione dei Piani di Ricostruzione dei propri comuni.

Un'iniziativa inappropriata dato che vedeva i primi cittadini, uomini dello Stato, manifestare contro una Istituzione di garanzia con l'evidente intento di influenzare, con questo gesto eclatante, il parere e l'indipendenza dei giudici.

Nonostante la disdicevole e poco onorevole iniziativa dei Sindaci, i giudici, a parte ritardare di qualche anno la sentenza inviando la pratica alla Corte di Giustizia Europea, non hanno potuto che condannare alcuni di questi incauti amministratori, quello di Barisciano in testa, per il clamoroso strafalcione con il quale hanno concretizzato un evidente danno erariale insieme ad una indebita e grave contrazione della libera concorrenza.

Oggi ricorrono condizioni analoghe dato che un nutrito gruppo di Sindaci del cratere, quello di Barisciano sembra nuovamente fare da capo fila, ha recentemente affidato, senza gara, alla CoGeSa Spa di Sulmona, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

Secondo i giudici del TAR, che hanno annullato analoga delibera con cui l'amministrazione di Castel di Sangro ha proceduto all'affidamento diretto del servizio al CoGeSa, l'iter seguito è illegittimo perché mancano i requisiti necessari per procedere all'affidamento in house, senza gara.

C'è qualcosa che non funziona nella macchina della Pubblica Amministrazione. Sono troppi i provvedimenti amministrativi annullati dal TAR e sono troppi i costi diretti ed indiretti che ricadono sugli ignari cittadini per questa inadeguatezza ed incapacità di comprendere ed applicare le regole più elementari.

Inoltre, a fronte di un provvedimento annullato, sono almeno un centinaio quelli identici, altrettanto errati, che la fanno franca rimanendo in vigore.

Con questo andazzo l'equità, la giustizia e la buona amministrazione non sono che parole.

Urge ripristinare il controllo preventivo degli atti o l'addebito ai responsabili dei costi di giustizia e dei disagi sociali causati da queste reiterate scelte sbagliate ed illegittime.

Walter Salvatore