AbruzzoWeb è partito per le crociate

13 feb. 2013

Non si comprende che cosa abbia spinto la testata online AbruzzoWeb a scagliarsi con ripeuti e gratuiti attacchi contro i Presidenti di Consorzio.

E' un po' che mi capita di leggere gli arguti teoremi pubblicati su questa testata dai quali scaturisce la sguaiata chiamata alle armi contro questa categoria di impuri.

Dalle argomentazioni usate per emettere questa Fatwa appare evidente che il fanatismo dell'ISIS, ad AbruzzoWeb, gli fa una pippa.

Fanno eco alle farneticanti accuse vari attori che non risulta abbiano, insieme ad AbruzzoWeb, proferita critica alcuna nei confronti di quel ministro Barca quando partorì ed impose all'Aquila ed al resto del cratere una legge disseminata di demenzialità procedurali e concettuali.

Avevano tutti, evidentemente, la lingua talmente impastellata da non riuscire a proferire parola né tantomeno a scrivere una riga che non fosse di elogio e di palese appecoramento.

Non è dato sapere come mai l'ardore profuso in questa "caccia al Presidente" non abbia albergato nei cuori di questi novelli crociati quando si è imposto ai consorzi di scegliere tra una rosa di almeno tre tecnici ed una di almeno cinque ditte senza prendersi il disturbo di specificare il senso di tale imposizione e gli obiettivi che si voleva perseguire.

Non è chiaro perché questi caserecci cavalieri del Santo Sepolcro non abbiano chiesto, a tempo debito, al loro ossequiato Barca, come mai nell'inventarsi una nuova governance non abbia anche previsto il da farsi nei tre anni che ci sono voluti perché questa entrasse a regime.

Non è chiaro perché questi signori facciano finta di non sapere che quando un consorzio non rispetta lo statuto non c'è giudice in Abruzzo disposto a concedere la sospensiva di atti palesemente illegittimi.

Non è chiaro come mai coloro che sembrano in procinto di partire per Gerusalemme non abbiano nulla da dire o scrivere rispetto alla possibilità lasciata ai Sindaci ed all'organo politico dei comuni del cratere di gestire ed impicciarsi anche degli aspetti tecnici.

Già così le cose non chiare, in questa purulenta levata di scudi contro i Presidenti di Consorzio, sono troppe ed una infinità di altre se ne potrebbe aggiungere.

Chissà qual'è il vero motivo di tanta inquietudine.

Walter Salvatore