8 - Centro Commerciale di Barisciano

balla colossale - barisciano

il 10 ago 2011, con un'interogazione consiliare Walter Salvatore chiedeva chiarimenti circa la destinazione del lotto nella zona artigianale di Picenze destinata inutilmente, da oltre dieci anni, alla realizazione di un fantomatico ed ormai famigerato Centro Commerciale.

In particolar modo domandava se risponde al vero che nonostante il destinatario del Lotto abbia bloccato per oltre dieci anni un'area di oltre 130.000 metri quadrati destinata ad insediamenti produttivi, ora stia speculandoci mettendo in vendita, in modo frazionato, tale area.

Durante il consiglio del 30/9/2011 il Sindaco ha fornito risposta all'interogazione sostanzialmente confermando i fatti indicati dall'interrogante e spiegando di aver contattato il destinatario del lotto ottenendo la rimozione del cartello VENDESI.

E' intervenuto sull'argomento anche il Vicesindaco, particolarmente sensibile su questo problema, spiegando quanto sia penoso passare ogni giono lungo la S.S. 17 e vedere, invece del famigerato Centro Commerciale, la rete rossa del recinto che delimita l'immensa area.

Un'area che da oltre dieci anni è vincolata a questo sogno mai realizzato e sottratta allo sviluppo di una molteplicità di attività commmerciali, soprattutto di Barisciano e Frazioni, che in alternativa hanno scelto di ubicare le proprie aziende in territorio di San Demetrio e/o di Fossa con evidente danno allo sviluppo economico del paese ed alle casse comunali.

L'interrogante, commosso da tale sensibilità e toccato da tanto trasporto non ha potuto che partecipare all'atto di dolore. Un dolore accentuato dalla consapevolezza che su questo fantomatico progetto sono state giocate almeno due campagne elettorali arrivando, questo è quanto si dice, a garantire posti di lavoro ed a far compilare domande d'assuzione.

Le argomentazione del Vicesindaco, indirettamente, hanno confermato che le trattative con la società intenzionata a realizzare il Centro Commerciale e con quelle intenzionate ad insediarvici sono state svolte, se così si può dire, sempre a trattativa diretta e personale.  La tanto agognata trasparenza dell'azione amministrativa in questo caso è stata totale, tanto trasparente che non si ha modo di trovarne traccia. 

Un modus operandi che naturalmente presta il fianco a sospetti di inciuci ed intrallazzi (solo posti di lavoro?) che un amministratore dovrebbe avere cura di tener ben lontano dai propri comportamenti attenendosi scrupolosamente, soprattutto quando in presenza di ingenti investimenti (ancorché millantati) e di interessi privati.

Ad ogni modo sembra che adesso, se nel breve periodo non si troverà una magica soluzione alla decennale chimera, l'amministrazione voglia metterci definitavemente una pietra sopra.

Alla faccia di quanti sono stati indotti a bersi questa enorme balla ed a credere alle promesse di un posto di lavoro.  Una balla ultra decennale che sta a riprova e dimostrazione della bravura di questi amministratori nell'arte d'imbonire e di abusare della credulità popolare.     

Walter Salvatore