Le casette regalate agli anziani mai montate dal giorno del sisma

Case donate e lasciate marcire

IlTempo - 27 mag. 2013

Stessa sorte anche per gli oltre quattromila libri donati dagli ingegneri.

L'AQUILA Dovevano servire per mettere su un ricovero che potesse ospitare, per un po' di tempo, gli anziani della casa di riposo «sfrattati» dal terremoto.

Dal 2009, invece, da quando sono stati scaricati dal camion che li ha trasportati in Abruzzo dal Nord Italia, sono lì, buttati a terra, a subire gli affronti del tempo, delle intemperie, dell'incuria. Sono i pannelli prefabbricati che un anonimo, generoso imprenditore, aveva donato al Comune di Barisciano a pochi giorni dal sisma.

Chissà qual era stata la motivazione alla base di quel gesto tanto nobile, fatto sta che l'uomo si era sentito in dovere di aiutare una parte ben precisa della popolazione colpita dal terremoto, quella degli anziani soli. Una piccola, significativa goccia, nel mare della solidarietà ricevuta da tutto il mondo.

Un altro imprenditore, a sua volta, aveva realizzato in tempi record la piattaforma in cemento sulla quale montare i prefabbricati, per offrire così, nel più breve tempo possibile, un ricovero ai vecchietti rimasti senza casa. Il costo di questa operazione era stato sostenuto dal Comune grazie alle donazioni ricevute. Poi, evidentemente, il Comune deve aver perso interesse in quelle casette.

Sono passati quattro anni, infatti, e gli anziani sono tornati nella casa di riposo, ma le due casette sono ancora lì, da assemblare, monumento allo spreco e al pressappochismo, con il legno lasciato a marcire quando invece si sarebbe potuto utilizzare per mille altre iniziative.

Se proprio non serviva, si poteva donare a chi ne avebbe fatto buon uso.

A denunciare il «caso» è l'ex consigliere comunale di Barisciano, Walter Salvatore.

Sullo stessa scia delle casette si consuma anche il caso della donazione fatta a Barisciano dall'associazione «Ingegneri oggi», che l'otto settembre 2010 aveva regalato 4200 libri al Comune nell'ambito dell'iniziativa «Il libro dell'amicizia». Quei volumi erano stati donati per arricchire la «vostra nuova biblioteca che certamente sarà ricostruita più bella, funzionale e attrezzata di prima». I libri, attualmente, giacciono in qualche deposito .

Alcuni plichi sono ancora imballati, altri sono stati aperti, ma di sicuro i volumi non fanno bella mostra sugli scaffali di una biblioteca, dove dovrebbero essere.

Angela Baglioni